Amaro Camatti della Distilleria Sangallo delle Cinque Terre.
Amaro Camatti è il miglior amaro al mondo; infatti nel 2023 il primo premio conferito dal World Liqueur Awards è andato proprio all’amaro ligure.
A detenere il marchio del prestigioso amaro è la Distilleria Cinque Terre e il proprietario Stefano Bergamino racconta con orgoglio la conquista del riconoscimento; un amaro amato da tutti i liguri ha conquistato anche il resto d’Italia e tanti paesi stranieri.
La storia dell’amaro Camatti nasce esattamente 100 anni fa, quando il chimico livornese Umberto Briganti con il fratello Cesare cominciarono a produrre il liquore nella piccola città di Recco. Decisero di chiamare il prodotto con il cognome della moglie di Umberto, Camatti.
L’amaro raggiunge Casa Savoia ed è subito molto gradito, e l’azienda guadagna l’onorificenza di “Fornitore della Casa di Sua Altezza Reale il Principe di Piemonte” con il privilegio di alzare sull’insegna lo stemma principesco.
Gli anni della seconda guerra mondiale sono molto difficili a causa delle occupazioni tedesche e delle requisizioni di materie prime come lo zucchero, ma la famiglia Briganti non si ferma e subito dopo il conflitto la fama dell’amaro è sempre in crescita. Gli eredi di Umberto continuano la produzione fino al 1989 quando il marchio passa alla distilleria Sangallo, che in provincia di Genova aveva già avviato una produzione di liquori.
La ricetta
Gli ingredienti erbe e vegetali che compongono l’Amaro Camatti sono selezionati scrupolosamente. Mandorlo, arancio amaro, china, menta, genziana sono alcune delle erbe utilizzate per la produzione del liquore.
È molto scrupoloso anche tutto il processo produttivo.
Infusione e macerazione e poi decantazione in botti o contenitori inox, prima di filtrare il prodotto e inviarlo all’imbottigliamento.
Inutile dire che ancora oggi la ricetta dell’amaro è segretissima: infusi di erbe, acqua, zucchero e la fortissima anima ligure, che ora ha conquistato il mondo.
Dal 2020 l’amaro ha una nuova bottiglia con l’indicazione della città di Genova e l’anno della creazione della ricetta ad opera di Umberto Briganti nel 1924.
Naturalmente ottimo se consumato liscio ma l’Amaro Camatti ha ormai conquistato il mondo mixology: non resta che provare tutti gli abbinamenti.
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