Fiano di Avellino SYBILLA KAPEMORT
Sibylla è il Fiano di Avellino della linea Kapemort. Sybilla significa venere nera. E le sybille vivevano in caverne buie e dedicavano tutte se stesse al culto del Dio Apollo.
Le Sibille rivelavano responsi, talvolta enigmatici, espressi nella forma di esametri greci da interpretare.
Forse la più famosa è la Sibylla Cumana, la più celebre tra le sacerdotesse dell’oracolo di Apollo svolgeva la sua attività oracolare nei pressi del Lago d’Averno, in una caverna conosciuta come l’Antro della Sibilla dove la sacerdotessa, ispirata dalla divinità, trascriveva i suoi vaticini su foglie di palma le quali, alla fine della predizione, erano mischiate dai venti provenienti dalle cento aperture dell’antro, rendendo i vaticini “sibillini”.
Famoso è il passo nell’Eneide, in cui la Sibylla Cumana ha la doppia funzione di veggente e di guida di Enea: infatti è colei che conduce Enea nel viaggio nel regno dei morti, dove l’eroe incontra il padre Anchise e l’amata Didone.
Ilaria Petitto, anima e testa di Donnachiara ha scelto una grafica coloratissima per esorcizzare la morte.
La pigiatura delle uve raffreddate a 10°C avviene in modo soffice e la fermentazione avviene in contenitori di acciaio a temperatura controllata di 14-16°C per circa 15 giorni.
I profumi floreali sposano quelli legati alla frutta secca e alla frutta tropicale; in bocca è caldo e avvolgente con una struttura molto piacevole.
Oltre al Fiano di Avellino, in casa Donnachiara, potete anche trovare l’Aglianico Campagnia Igp
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